Michele Agostinelli Blog

La casa delle mie passioni

Cose?

Protocollo aperto e decentralizzato per la messaggistica. I suoi punti di forza sono, a mio avviso, la crittografia (e2ee), il fatto che essendo decenrrallizato ci sono più server che comunicano tra loro e quindi si può, non solo, scegliere il server che si vuole, ma anche installarne uno proprio con cui comunicare con gli altri.

Su matrix troverete molte stanze tematiche, questo è un altro dei suoi punti di forza, molti progetti opensource hanno la propria stanza tramite la quale parlare direttamente con gli sviluppatori. Cercando di semplificare, potremmo definirlo come il sostituto di #irc.

Matrix Logo

Server pubblici

Trovate qui la lista: https://servers.joinmatrix.org/

Sellf hosting

È possibile installare e configurare un proprio server, così sarete voi stessi a deciderne le regole, ma soprattutto potete affiancarci vari bridge e bot (vedremo in seguito cosa sono). In un prossimo articolo vedremo nel dettaglio un esempio concreto di installazione e configurazione. Personalmente, in uno dei setup che ho seguito ho utilizzato docker, sia per il il server matrix, ma anche per tutti gli altri componenti aggiuntivi (che vedrete di seguito). Per il momento vi lascio una semplice lista di software che potete utilizzare.

Server software

  • synapse (stabile, supporta tutte le funzioni, ma è un po' pesante)
  • dendrite (scritto in go, rappresenta la nuova generazione di server, molto più leggero come risorse, supporta il 99% delle funzioni matrix, ma non è ancora stabile)
  • conduit (leggerissimo, ottimo per uso personale, non supporta a pieno tutte le funzioni di matrix)

Bridge

Grazie ai bridge potete usare Matrix per dialogare con le altre app di messaggistica, come dice il nome stesso questi faranno da ponte tra le varie App. – Facebook messenger – Telegram – WhatsApp – Irc – signal

Trovate qui[https://matrix.org/ecosystem/bridges/] un elenco molto più esaustivo.

Bot

Esistono anche molti bot già pronti all'uso, ma anche delle basi da cui partire per poter scrivere il proprio. Qui ne trovate alcuni: – https://matrix.org/ecosystem/integrations/https://github.com/topics/matrix-bot

Client

Essendo matrix un protocollo aperto, esistono vari client che possono essere utilizzati. Sono disponibili per tutti i sistemi operativi, ma anche per Android e iPhone. Molti dei client che seguono sono disponibili anche in modalità web, compatibile con tutti i browser: – Element (il client più usato, pesante, ma ricco di funzionalità) – Cinny (client web molto pratico e leggero) – Fluffy (client mobile molto leggero) – Elementx (client di nuova generazione, ancora in beta, ma che promette di essere leggerissimo) – SchildiChat (un fork di element, con in più alcune ottimizzazioni, specialmente in ambito mobile)

Element Cinny Fluffy Schildichat

Stanze consigliate

L' elenco sarebbe lunghissimo, e ciascuno segue quelle relative ai propri interessi, ne indico alcune, giusto per farci un giro se chi legge questo articolo deciderà di iscriversi. – https://matrix.to/#/#lealternativegruppo:matrix.orghttps://matrix.to/#/#mozilla-italia:mozilla.orghttps://matrix.to/#/#mastodon:mozilla.orghttps://matrix.to/#/#pixelfed:matrix.orghttps://matrix.to/#/#Debian-Italia:matrix.orghttps://matrix.to/#/#vaultwarden:matrix.orghttps://matrix.to/#/#Raspberryita:matrix.org

Poi ci sono ovviamente tutte le stanze dedicate ai software sopra menzionati (sia client che server), in cui, ad esempio, potete aiuto in caso di problemi.

#matrix #chat #room #crittografia

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Su questo blog voglio parlare anche di musica, quale miglior modo per iniziare se non l' approccio Nerd che descrive ciò che ho in casa nel momento in cui scrivo? In realtà in casa ne ho ben due: andiamo in ordine cronologico: quello secondario (che tengo in camerina), è quello storico che acquistai con il mio primo lavoro e che con pochissime modifiche è arrivato ai giorni d'oggi. Poi c'è quello primario, posizionato nel soggiorno, e che quindi considero come primario, essendo usato maggiormente. L'impianto primario è quello più studiato, su cui mi sono concentrato negli ultimi anni. In entrambi i casi si tratta di impianti mediocri, niente dai costi proibitivi, ma io ne sono pienamente soddisfatto! Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo cosa ho nel momento in cui sto scrivendo. (Dicembre 2023)

Impianto Primario

E' composto da: – amplificatore classe D assemblato da me usando la scheda Hypex NC252MP e case in metallo Ghent Audio – Raspberrypi 4 con Moode Audio installato, disco usb ssd, cablaggio ethernet, con alimentatore lineare – DAC S.M.S.L SU-9 – Diffusori da scaffale B&W 706 S3 – Subwoofer Elac DEBUT S10.2

Case amplificatore 1 Case amplificatore 2 Hypex NC252MP

Ciascuno dei componenti ha una propria storia, e l'impianto cosi come descritto è arrivato per gradi, cioè nel tempo ho aggiornato un componente per volta. Essendo posizionato in una stanza polifunzionale (soggiorno/cucina), sono dovuto scendere a compromessi: quello che ritengo sia il più importante nel mio caso, è che ho dovuto, per motivi di spazio, optare per dei diffusori da scrivania con posizionamento, purtroppo, a pochi centimetri dalla parete posteriore.

Avendo dei diffusori abbastanza compatti, ho voluto aggiungere anche un subwoofer: trovo il suono decisamente più completo, per tutti i generi di musica che ascolto. Abitando in condominio non ascolto a volumi elevati, soprattutto il subwoofer tendo ad usarlo ad un volume molto basso. B&W speaker B&W speaker2

L' amplificatore Hypex è davvero molto pulito, non potevo fare scelta migliore. Ad esso è collegato, con cavi bilanciati XLR, il DAC che nel mio caso funge anche da pre: S.M.S.L SU-9 dac front dac retro

Uso il telecomando del DAC per regolare il volume, dato che il mio amplificatore, essendo un puro finale di potenza, non ha il potenziometro per il volume.

A sua volta il DAC è collegato al raspberry pi con cavo USB.

Dato che per la riproduzione audio non si consumano molte risorse, il raspberry è senza ventola, ma ha un case-dissipatore che è più che sufficiente. Infine l'alimentatore è di tipo lineare, in modo da ridurre al massimo i rumori di fondo. Pi4 case Linear power 1 Linear power 1

Su questo impianto, ma anche sull' altro, ascolto solo musica liquida, dalle segenti sorgenti: – Archivio locale su disco in formato flac o DSD – Abbonamento Qobuz

Riguardo la prima opzione, per la musica che mi piace tendo ad averla in archivio in formato #flac. Questo formato è senza perdita di qualità, e nel mia collezione la qualità da quella usata per il cd in su, cioé molti dei miei file hanno un formato superiore, come bit e frequenza, a quello del normale cd. In questo modo sono sempre sicuro di poter godere e usufruire della musica che ho acquistato. Il mio archivio musicale è circa 500Gb, ed è salvato in più copie (almeno 4) a giro per casa, in modo da essere al sicuro in caso di problemi

Negli ultimo tempi, ho affiancato il mio archivio con un servizio di musica in streaming, in modo da scoprire qualcosa di nuovo (nuovi gruppi) e anche per curiosare in altri generi musicali. In particolare, uso il servizio Qobuz, perché è uno dei pochi che ha una qualità senza compromessi (formato flac, vedi spiegazione di sopra). Il software moode installato sul raspberry è compatibile con lo streaming da Qobuz, per cui funziona molto bene, utilizzo il software Bubbleupnp sul telefono per gestire la riproduzione in streaming, aggiungere brani alla coda, scoprire le nuove uscite, ecc ecc.

Impianto Secondario

  • Amplificatore Yamaha ax-396
  • Diffusori Celestion F2
  • Raspberrypi 4 con Moode Audio installato, disco usb ssd, cablaggio ethernet, con alimentatore lineare (Allo Nirvana)
  • DAC HAT Allo Boss e case
  • subwoofer Yamaha YST-SW40

Amplificatore Yamaha Diffusori celestion Yamaha subwoofer

Anche il secondo impianto viene usato con la musica liquida, quindi vale tutto quello che ho scritto sopra. L'unica cosa su cui mi soffermo è il dac, in questo caso è di tipo HAT, cioé come dice la parola stessa (=cappello), è una schedina che va a posizionarsi sul connettore gpio del raspberry, a cui, quindi, aggiunge un'uscita rc audio analogica (la classica con i connettori bianco e rosso). In questo modo abbiamo una soluzione super compatta, ma funzionale, da poter attaccare direttamente ad un amplificatore. Allo Boss Allo Case

Allo Nirvana

Impianto cuffie casalingo

Anche questo è posizionato in camerina, per cui possiamo anche dire che si fonde con l'impianto secondario, dato che sono collegate insieme. Veniamo alle componenti: – Dac e amplificatore FiiO K5 Pro – Cuffie HiFiMAN Sundara Magneto-planari – Computer fisso con: – collegamento al NAS con la mia libreria di file .flac in hires – software Qobuz con abbonamento per streaming hires

Hifiman Sundara Il dac per le cuffie è anche collegato all'amplificatore, in questo caso lavora solo come DAC inviando il segnale all'amplificatore. Fiio K50Pro

Audio in mobilità

Per non farsi mancare niente, nel tempo ho anche acquistato dei dispositivi per ascoltare musica in mobilità, con una qualità maggiore della media diciamo. Ecco la lista: – Riproduttore portatile Hidizs AP80 PRO con scheda sd da 512MB – Cuffie sennheiser MOMENTUM 3 Wireless – FiiO BTR5 Amplificatore Portatile Bluetooth Bilanciato – Auricolari TRN BA8 16BA con cavo bilanciato TRN T3 intrecciato in argento – Auricolari TINHIFI T2

Ap80 pro Momentum Wireless Fiio BTR5

In questo articolo non ho volutamente parlato di cavi, ma anche quelli rientrerebbero nel listone, penso di aver già scritto molto così, chissà magari ne parlerò in un prossimo articolo

#audio #hifi #impianto #stereo #amplificatore #casse #diffusori #raspberrypi #musica #liquida #qobuz #cuffie #flac

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Ho scritto un plugin per home assistant! Ma ce n'era davvero bisogno? Purtroppo si, perchè avevo una particolare necessità che sotto vi spiego.

Contesto

A casa ho un NAS che tengo quasi sempre spento, e che accendono alla bisogna. Quando lo accendo, ci sono delle procedure/software installati che partono e aggiornarnano i dati. Avevo, quindi, la necessità di trovare una soluzione simile anche con #homeassistant. Ho provato vari plugin esistenti, ma nessuno faceva al caso mio. Dato che implementare questo tipo di plugin sulla carta sembrava molto semplice, ho deciso, quasi per gioco, di scriverne uno.

Lo trovate qui: https://github.com/magostinelli/hassio-addons-rsync-key

Cosa fa?

Sincronizza i backup locali con quelli remoti via ssh con scambio chiave (senza password). Al primo avvio del componente aggiuntivo viene mostrata la chiave (pubblica) creata, tale chiave dovrà essere abilitata per l'accesso sul nas al percorso in cui vogliamo depositare la copia dei nostri backup.

Il plugin ha alcune opzioni di configurazione:

schermata di configurazione

E nella schermata dei log è possibile monitorare la sua ultima esecuzione. schermata di configurazione

Come lo uso?

Ho creato un automazione che fa partire questo componente aggiuntivo 1 minuto dopo aver rilevato che il mio nas è stato acceso. Una volta che il componente avrà eseguito il suo lavoro si spengerà automaticamente, così il consumo di risorse è davvero inesistente.

#homeassistant #hass #rsync #linux #backup #nas

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Cos'è?

Uno streamer audio da installare su #raspberrypi (o su altri SBC).

A cosa serve?

Riproduzione audio di alta qualità dalla propria libreria personale (nas, disco usb). o dai servizi streaming più disparati.

Cosa può fare

  • Può riprodurre tutti i più diffusi (e non) formati audio come ad esempio: flac, mp3, ape, wav, ogg, ecc.
  • Organizzare la propria libreria musicale (riprodurre per generi, artisti, tag, anno, ecc.)
  • Riprodurre da servizi streaming quali Quobuz, Tidal o Spotify
  • Supporto alle Web radio
  • Supporto Upnp
  • Supporto di dac esterni usb o tramite HAT
  • Airplay
  • Riproduzione via bluetooth -Aggiornamento con un click

Supporto dac

Il supporto per i dac è davvero molto esteso, potete consultare il forum ufficiale se volete leggere l'esperienza di altri utenti, ma sono sicuro che difficilmente avrete problemi di compatibilità.

Installazione di moode

Non credo sia necessaria una guida, la procedura è sempre la stessa di quando si installa qualcosa sul raspberry, sarà sufficiente procurarsi una scheda sd, l'immagine di moOde e scrivere quest'ultima sulla scheda.

Uso con Qobuz

In quanto possessore di abbonamento #Qobuz, uso moOde anche con questo servizio, di seguito alcuni brevi istruzioni per usarlo nella maniera, a mio avviso, migliore. Il dispositivo mobile servirà solo come telecomando, una volta aggiunti alla coda i brani, la riproduzione proseguirà anche se il dispositivo si disconnette e quindi non avremo alcun impatto sulla batteria per fare transcodifiche.

Sarà necessario avere sul proprio smartphone (o tablet) l'applicazione BubbleUPnP (costa pochi euro). Impostare la configurazione come da schermate che seguono: Bubble settings1 Bubble settings2

Nelle impostazioni di moOde sarà necessario attivare Open Home, come da schermata seguente. moOde settings1 moOde settings2

Infine adesso aprendo BubbleUPnP, potete scegliere il vostro dispositivo moOde (icona select renderer), e nel menu troverete qobuz, a cui vi loggherete con le credenziali in vostro possesso.

Che altro aggiungere? Io lo uso con soddisfazione da anni ormai, se avete delle domande sono a vostra disposizione!

#moodeaudio #hifi #musica #raspberrypi #faidate #DIY #flac #mp3

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Fa parte dei software indispensabili: vi consiglio di installarlo sul vostro #raspberrypi, sul vostro #NAS o su qualsiasi dispositivo (su base #linux) che terrete sempre acceso. Il mio consiglio va in direzione del raspberry, viste i consumi e dimensioni ridotte, ma ciascuno rimane libero di fare le proprie scelte.

Pi-hole Logo

Cos'è

Pi-hole è un'applicazione **Linux ** pensata per bloccare la pubblicità e il tracciamento degli utenti su Internet a livello di rete locale. Pi-hole agisce come un DNS sinkhole[ e, opzionalmente, come un server DHCP. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pi-hole

Come funziona

Si affianca al vostro router per la connettività Internet ed è in grado di bloccare le pubblicità e i traccianti per tutti i dispositivi di casa. Può funzionare come server #DHCP (in questo caso dovrete disattivare quello presente sul vostro router), oppure può affiancarlo (nelle impostaziooni dhcp del router dovrete indicare là indirizzo ip di pi-hole come server dns per i client). Una volta fatta questa configurazione non dovrete fare niente sui vostri dispositivi, che siano computer, telefoni o smarttv, facile no?

Pi-hole Logo

Installazione

Standalone

curl -sSL https://install.pi-hole.net | bash

Prerequisiti e sistemi supportati

Consultate la pagina ufficiale qui: https://docs.pi-hole.net/main/prerequisites/

Docker

Consiglio di usare docker-compose, di seguito una configurazione di base che potete personalizzare a voswtro piacimento version: “3”

version: "3"

services:
  pihole:
    container_name: pihole
    image: pihole/pihole:latest
    # For DHCP it is recommended to remove these ports and instead add: network_mode: "host"
    ports:
      - "53:53/tcp"
      - "53:53/udp"
      - "67:67/udp" # Only required if you are using Pi-hole as your DHCP server
      - "80:80/tcp"
    environment:
      TZ: 'Europe/Rome'
      # WEBPASSWORD: 'set a secure password here or it will be random'
    # Volumes store your data between container upgrades
    volumes:
      - './etc-pihole:/etc/pihole'
      - './etc-dnsmasq.d:/etc/dnsmasq.d'
    #   https://github.com/pi-hole/docker-pi-hole#note-on-capabilities
    cap_add:
      - NET_ADMIN # Required if you are using Pi-hole as your DHCP server, else not needed
    restart: unless-stopped 

Personalizzazione

Aggiunta di liste di blocco

Le liste si configurano dall'interfaccia web alla voce AdList, eccone alcune che potete aggiungere: – https://www.github.developerdan.com/hosts/lists/ads-and-tracking-extended.txthttps://s3.amazonaws.com/lists.disconnect.me/simple_tracking.txthttps://s3.amazonaws.com/lists.disconnect.me/simple_ad.txthttps://raw.githubusercontent.com/StevenBlack/hosts/master/hostshttp://sysctl.org/cameleon/hosts

L' elenco non è certo esaustivo, esistono sicuramente altre liste, le potrete trovare con una semplice ricerca sul web.

Pi-hole Logo

Utilizzo

Una volta che avete configurato la porta dell'interfaccia web, collegatevi a quest'ultima, e gestirete tutto da li. Dal menu, in Tools –> Update Gravity potete aggiornare le liste d ei blocchi (come quelle indicate sopra). Attraverso la voce disable blocking potete intemrrompere temporaneamente (o meno) il blocco. Da query log vedrete tutte le varie richieste e se i siti richiesti sono bloccati o meno, da qui potete anche aggiungerli manualmente alla whitelist, come nel caso venga bloccato un sito che a voi serve.

Consiglio importante

Una volta installato funzionerà tutto in automatico e senza che ci sia bisogno di particolari interventi, proprio per questo vi consiglio di avere solo questa unica e semplice accortezza: Ricordatevi che lo avete installato, e nel caso abbiate qualche sito mal funzionante, tenete presente che potrebbe essere per questo che qualcosa non vi funziona!

A me personalmente è successo qualche volta, ma sono prontamente intervenuto (whitelist o disabilitazione temporanea) e ho risolto velocemente e facilmente. I malfunzionamenti dipendono sempre dal tipo e numero di liste che inserite. Alcuni esempi di malfunzionamenti che mi sono capitati: – app amazon – rai play sulla tv

DNS Consigliati

Companion app

Per la sua gestione da pc non avrete problemi, basterà usare la sua comodissima interfaccia web (la porta dipende dal tipo di installazione/configurazione che avete effettuato). Per Il vostro tablet/smartphone vi consiglio queste applicazioni: 1. Pi-hole Connect 2. Pi-hole Droid 3. DroidHole

Se volete curiosare, questo è il sito ufficiale: https://pi-hole.net/

#pihole #pubblicita #blocco #raspberrypi #linux

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Come interagire con il blog

Puoi interagire con questo (ma anche altri) blog tramite il fediverso, dove il software più diffuso è sicuramente #mastodon (almeno nel momento in cui sto scrivendo).

Mastodon Logo

Come avviene?

Cosa permette a livello tecnico questa integrazione? In tutti gli articoli del blog è presente una firma, dove c'è il riferimento al mio account mastodon (vedi sotto).

Rispondendo a questo post, riceverò una notifica, da lì potremo confrontarci su questo, o altri, articoli.

Commenti social

Evoluzioni future

Al momento l'unica cosa che è rimasta fuori è la visualizzazione dei commenti sotto gli articoli, chissà che non venga implementata nelle future versioni, io ci spero! In alternativa continuo a studiare, magari riesco a trovare un modo per farli visualizzare io sotto ad ogni articolo.

Fediverso Logo

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Quello che segue sarà il primo di una serie di articoli che troverete sul blog. Questo è quello introduttivo diciamo. Iniziamo!

Cos'è? A che serve?

È un software per la domotica (personale). Ma c'è ne'era bisogno? Decisamente si! Vedremo, nelle puntate successive, quante cose è in grado di fare! Come descrizione generale possiamo dire che è un Hub tramite il quale comandare tutti i nostri dispostivi domotici, non solo da un unico punto di controllo, ma è possibile creare delle automazioni usando tutti gli altri nostri dispositivi.

homeassistant logo

Perché

Se dovessi scegliere alcuni dei suoi punti di forza per convincerli a provarlo direi: 1. Indipendenza (il vostro impianto domotico funzionerà anche senza internet, e anche se i vari provider chiudessero i loro servizi) 2. Leggero: funziona (alla grande) su un piccolo SBC come #raspberrypi 3. Espandibile: impossibile elencare tutte le integrazioni e plugin supportati 4. In continuo sviluppo: ogni mese escono nuove funzionalità, e i bug fixing escono con una frequenza anche maggiore. 5. Supporto: c'è una vastissima comunità di utilizzatori 6. Facilità d'uso: la configurazione avviene tramite una semplice interfaccia web 7. App mobile: esiste sia per #Android che per #iPhone ed è fatta benissimo 8. Backup: ha una procedura di salvataggio configurazioni automatizzata, se la salviamo altrove (lo vedremo) saremo in grado di ripristinare la configurazione con un click. 9. Multiutente: potete creare un account per tutta la famiglia 10. Open source: distribuito con licenza apache 2.0

E ora?

Continua a seguire gli articoli di questa serie, ne vedremo delle belle!

Clicca qui per vedere gli altri approfondimenti: #nextcloud #domotica

Vi lascio qualche immagine di esempio prese dal web.

homeassistant1

homeassistant2

homeassistant3

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Quando ho deciso di riaprire un blog, ho optato per il software #writefreely, per due buone ragioni: la prima per la sua semplicità, la seconda perché si integra con il #fediverso (#actvitypub).

Una delle cont indicazioni della sua semplicità è il suo limite con le immagini, infatti non supporta, nativamente, il caricamento delle immagini, cosa che trovo un po' scomoda per un blog.

Quindi mi sono messo a pensare cercando di fare necessità virtù. Dato che ho un mio #server personale (dove è ospitato anche questo blog), mi è venuto naturale creare un nuovo #virtualhost su #apache (il webserver che uso). In questo modo posso caricare tutte le immagini che voglio senza limiti. Alla soluzione mancava un ultima cosa, ovvero come gestire il caricamento delle immagini. Esistono vari software opensource da poter installare (es: lutim), ma ho scartato questa ipotesi perché si sarebbe trattato dell'ennesimo software da gestire, solo per poter caricare una manciata di immagini. Dato su questo stesso server uso #nextcloud, mi è venuta un'idea geniale: montare la directory usata per il virtual host come archivio esterno! In questo modo il caricamento dei file è comunque protetto all'accesso nextcloud, il quale mi fornisce anche una semplice interfaccia per il caricamento delle #immagini!

Prima la salutarvi, proviamola questa soluzione per le immagini! Ecco qua due immagini, scaricate dal web a aggiunte a nextcloud direttamente da dispositivo mobile! (addirottura la seconda è in formato #svg)

nextcloud logo writefreely logo

A presto.

P. S. Questo articolo è allo stesso tempo un test, ho provato ad inserire un po' di hashtag in giro, vediamo come funziona.

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Mi è capitata sottomano l'immagine che segue, ho deciso di condividerla con voi perché la trovo molto immediata e semplice.

Tutti colo che hanno avuto a che fare con le join del linguaggio sql spesso hanno delle perplessità sui vari tipi di join esistenti, questa immagine, sfruttando il concetto degli insiemi, spiega in maniera visuale il tutto, rendendo semplice una cosa complessa, la trovo geniale!

Sql Join

#sql #database #informatica

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Ciao mondo!

Questo blog non poteva che iniziare con il più classico degli articoli.

Ancora non ho deciso quali contenuti pubblicherò su queste pagine, ma penso che qualcosa mi verrà in mente!

Parallelamente ai contenuti, vedrò anche di sperimentare con questo nuovo strumento (writefreely) e con la sua integrazione con il fediverso (activitypub).

Questo post serve proprio per prendere dimestichezza con questo strumento.

A Presto!

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