Michele Agostinelli Blog

domotica

Pare che la vicenda degli spazzolini elettrici WiFi usati per un attacco informatico non sia reale, ma piuttosto si tratta di uno scenario ipotetico. (https://www.hwupgrade.it/news/sicurezza-software/tre-milioni-di-spazzolini-elettrici-smart-utilizzati-come-rete-botnet-per-un-attacco-ddos_124149.html)

Certo non molto distante dalla realtà, visto che ormai tutti gli elettrodomestici hanno connettività WiFi.

A mio avviso il problema è il come è stata implementata la connettività degli apparecchi. Infatti molti di questi richiedono obbligatoriamente una connessione internet funzionante.

A parte eventuali problematiche legate alla sicurezza, questo comporta anche una dipendenza dal sito del produttore. Cioè se per qualsiasi motivo (economico e non) quest'ultimo decide di chiudere il servizio, il nostro apparecchio perderà queste funzionalità.

Facciamo un esempio concreto: in casa ho un impianto di #domotica personale con #homeassistant, ho anche l'impianto di condizionamento collegato in WiFi. Dato che gli apparecchi hanno qualche anno, ho dovuto acquistare una scheda aggiuntiva (WiFi) da inserire al loro interno. Dopo un po' di ricerche e approfondimenti, ho scoperto che ne esistevano due versioni, una più vecchia, ma che esponeva direttamente in rete locale delle #api, e una più moderna che funzionava solo se è attivo un collegamento internet (e il server del produttore è funzionante). Ho faticato un po', ma alla fine sono riuscito a trovare la prima versione della scheda presso un venditore on line, ne aveva ancora disponibili anche se ormai fuori produzione (per mia fortuna). In questo modo riesco a comandarli (e interrogare lo stato) anche se la connessione internet di casa dovesse non funzionare o se il produttore decidesse di interrompere il servizio.

Concludendo, quando acquistate un apparecchio, nella scelta fate attenzione anche a questo aspetto!

#domotica #sicurezza #wifi #informatica #spazzolini

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Articolo pubblicato con licenza CC BY-NC-SA

Quello che segue sarà il primo di una serie di articoli che troverete sul blog. Questo è quello introduttivo diciamo. Iniziamo!

Cos'è? A che serve?

È un software per la domotica (personale). Ma c'è ne'era bisogno? Decisamente si! Vedremo, nelle puntate successive, quante cose è in grado di fare! Come descrizione generale possiamo dire che è un Hub tramite il quale comandare tutti i nostri dispostivi domotici, non solo da un unico punto di controllo, ma è possibile creare delle automazioni usando tutti gli altri nostri dispositivi.

homeassistant logo

Perché

Se dovessi scegliere alcuni dei suoi punti di forza per convincerli a provarlo direi: 1. Indipendenza (il vostro impianto domotico funzionerà anche senza internet, e anche se i vari provider chiudessero i loro servizi) 2. Leggero: funziona (alla grande) su un piccolo SBC come #raspberrypi 3. Espandibile: impossibile elencare tutte le integrazioni e plugin supportati 4. In continuo sviluppo: ogni mese escono nuove funzionalità, e i bug fixing escono con una frequenza anche maggiore. 5. Supporto: c'è una vastissima comunità di utilizzatori 6. Facilità d'uso: la configurazione avviene tramite una semplice interfaccia web 7. App mobile: esiste sia per #Android che per #iPhone ed è fatta benissimo 8. Backup: ha una procedura di salvataggio configurazioni automatizzata, se la salviamo altrove (lo vedremo) saremo in grado di ripristinare la configurazione con un click. 9. Multiutente: potete creare un account per tutta la famiglia 10. Open source: distribuito con licenza apache 2.0

E ora?

Continua a seguire gli articoli di questa serie, ne vedremo delle belle!

Clicca qui per vedere gli altri approfondimenti: #nextcloud #domotica

Vi lascio qualche immagine di esempio prese dal web.

homeassistant1

homeassistant2

homeassistant3

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