Michele Agostinelli Blog

raspberrypi

Beh, chi mi conosce saprà già che la mia risposta è decisamente si!

Non c'è giorno in cui non lo utilizzi. Molte operazioni sono molto più veloci se fatte da terminale, come ad esempio quelle che si possono effettuare su molti file in un colpo solo! Bisogna ammettere che, iniziando da zero, la strada è in salita, c'è molto da imparare, ma una volta acquisita una certa padronanza, velocizzerete moltissimo il vostro flusso di lavoro e non solo ci sono delle operazioni che si possono effettuare solo in questo modo.. Pensate, ad esempio, alla modifica solo di alcuni file in mezzo a migliaia, oppure spostare solo quelli che rispettano alcuni criteri.

Nel mio caso terminale è sinonimo di #bash, la shell più usata in ambito #linux.

Bash

Esempi

Quelli che seguono sono alcuni esempi dei miei utilizzi più comuni.

Resize massimo di immagini

find /home/yunohost.app/nextcloud/data/__groupfolders/3/prove -type f -iname "*.jpg" -exec mogrify -define preserve-timestamp=true -verbose -resize "2048x2048>" -quality 90 {} \;

Resize massimo di video

mencoder panettone.mov -vf rotate=1 -oac pcm -ovc lavc -lavcopts ffmpeg -i input.file -c:v mpeg4 -q:v 5 -tag:v DIVX -vf scale=w=720:h=576:force_original_aspect_ratio=decrease -c:a libmp3lame -q:a 3 -ac 2 -ar 44100 output.avi
find /opt/mypath/ -xtype l

Rinomina di massa file

for i in File*.txt; do j=`echo $i | sed 's/questo/quello/g'`; mv "$i" "$j"; done

Ottimizzazione file pdf

Se vogliamo ridurre le dimensioni di alcuni file pdf in un certo path, rinunciando alla qualità delle immmagini.

for file in $(ls suffisso_*.pdf); do gs -sOutputFile="${resize_file%%.*}".pdf -sDEVICE=pdfwrite -dBATCH -dNOPAUSE -dDownsampleColorImages=true -dDownsampleGrayImages=true $file; done

sincronizzazione di file e directory

Questo comando si può usare sia tra due directory dello stesso computer, sia nel caso uno dei due sia remoto, l'enorme vantaggio sta nella seconda volta in cui viene lanciato, solo le differenze tra il primo e il secondo saranno trasferite, ottimizzando, quindi, i tempi del trasferimento. (saranno riportati anche i permessi dei singoli file)

rsync -auvx /orgine/ /destinazione/

Conversioni di formato (audio, video, ma non solo)

Flac (diversi metodi)

sox track_01.wav track_01.flac

for myfile in $(ls *.wav); do flac --verify --replay-gain --best --delete-input-file $myfile; done

ffmpeg -i in.wav -af aformat=s16:44100 out.flac

Ssh

Spesso la shell (= riga di comando) va a braccetto con il software ssh, che permette di collegarsi su un sistema remoto. Grazie alla combinazione dei due, è possibile amministrare server remoti (cioé diversi dal pc che stiamo usando) o headless, cioé privi dell'interfaccia grafica (che consuma solo risorse aggiuntive), come il famoso #raspberrypi.

curl

Come non citare curl il coltellino svizzero della riga di comando, specializzando in richieste remote via http e trasferimento di file. Su questo strumento (#curl) farò un articolo apposito, perché è uno strumento molto potente, in continuo sviluppo e con numerosi casi d'uso.

Vim

E' il mio editor per eccellenza, quando uso il terminale uso lui per editare i file di testo (e non solo).

Installazione pacchetti

Tutte le varie distribuzioni linux hanno degli appositi software (rigorosamente da riga di comando) per installare i pacchetti e le loro dipendenze, alcuni esempi: – apt (Debian/Ubuntu) – dnf (Fedora, redhat) – pacman (Arclinux) – apk (Alpine)

Ansible

Oltre a bash, di cui sopra abbiamo ampiamente parlato, #ansible merita una mensione d'onore (è probabile che in futuro farò un articolo dedicato a questo strumento). Ansible è un tool (open source) di automazione, con cui effettuare il provisioning, la gestione della configurazione, il deploy delle applicazioni e moltissimi altri processi IT, in modo semplice, organizzato e automatizzato. Il suo utilizzo è libero, e in rete è possibile trovare migliaia di playbook (script), condivisi da altri utenti che permettono di automatizzare i compiti più disparati.

Software di Backup

Da sempre Linux (ma non solo) offre molti software per gestire il backup da riga di comando. Alcuni esempi – borg – duplicity – restic – rsync – rclone

Powershell

Infine una piccola digressione/informazione, anche Microsoft è stata costretta ad ammettere la superiorità della riga di comando, infatti dopo anni in cui ha puntato esclusivamente a rendere le interfacce sempre più accattivanti, da qualche anno fornisce insieme ai suoi sistemi operativi la #powershell. Con questo software, di fatto, non ha voluto rimanere indietro rispetto al competitor #linux. In pratica è un ammissione circa il fatto che alcune cose si fanno meglio e più velocemente con la riga di comando! Nel corso del tempo sono nate estenzioni per questa shell, e ormai è possibile effettuare moltissime operazioni, purtroppo ha una propria sintassi, quindi sarà necessario studiare un po'.

Per motivi spazio e tempi di lettura l'articolo finisce qui, ma ci sarebbe materiale a sufficienza per scrivere libri su libri o riempire di articoli giornalieri un blog. Spero di avervi un po' incuriosito a provare, e con che i miei appunti su qualche comando che uso vi siano di aiuto.

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Articolo pubblicato con licenza CC BY-NC-SA

RetroPie è un software gratuito che è possibile installare su Raspberry Pi, Odroid e sistemi x86 e permette di emulare i videogiochi del passato!

Retropie logo

Si basa su retroarch, che è un frontend per vari emulatori, uno dei suoi punti di forza è la possibilità di avere una configurazione unificata per tutte le piattaforme.

RetroArch/Libretro è un progetto di frontend e backend che si propone di creare un proprio ecosistema software che giri come codice dinamico.

cadillac mortal kombat street fighter

Guida brevissima

Perché una guida brevissima? Il web è pieno di guide per installare retropie, non ha senso scriverne un'altra, quindi, fate una ricerca: installare retropie. In breve: si scarica immagine della scheda SE, con un software come balena etcher (o dd) la si scrive sulla scheda, si copiano i giochi in nostro possesso, e, infine, si inserisce e via!

Come si gioca

E' possibile collegare joypad usb o bluetooth, o usare una tastiera (magari meccanica) per navigare tra i menù e giocare. Date un'occhiata ai joypad della 8bitdo.

Essendo un sistema estremamente portatile, è l'ideale da portare ad una cena tra amici e trascorrere la serata a ricordare i giochi che hanno caratterizzato la nostra adolescenza! Sarà sufficiente trovare un tv dotato di porta HDMI, una presa di alimentazione e il divertimento è assicurato.

Se emulate giochi “pesanti” potrebbe essere necessario montare una ventola e dei buoi dissipatori sul vostro raspberry.

Raspberry e Retropie

Configurazione

Le personalizzazioni alla configurazione e il caricamento di nuovi file può essere effettuato in due modi: 1. Collegando direttamente la scheda sd ad un altro computer 2. Configurare il sistema per collegarsi alla rete (wifi, ethernet), in modo da poter accedere alle cartelle condivise (già configurate di default).

Il secondo metodo è molto utile anche per applicare aggiornamenti o per fare lo scraping delle copertine.

EmulationStation

Si tratta del frontend (menù) che ci accoglie dopo aver acceso il sistema. Da qui si fanno partire i vari giochi (e programmi), è altamente personalizzabile, sia come temi che come immagini.

Retroarch

Trattandosi di un unico frontend per i vari emulatori, è possibile accedere al menu e cambiare le configurazioni (es mappatura tasti) per il singolo gioco o come globali e quindi per tutti i giochi che andremo a provare successivamente

Retroarch

Sistemi emulati

  • 3do
  • Amiga
  • Amstrad CPC
  • Apple II
  • Atari 2600
  • Atari 5200
  • Arari 7800
  • Atari Jaguar
  • Atari Lynx
  • Atari ST, STE, TT, Falcon
  • Coco
  • Colevovision
  • Commodore 64, Vic-20
  • Daphne
  • Dragon 32
  • Dreamcast
  • FinalBurn Neo
  • Famicon Disk System
  • GameCube
  • Game & Watch
  • Game Gear
  • Game Boy
  • Game Boy Color
  • Game Boy Advance
  • Intellivision
  • Macintosh
  • MAME
  • Master System
  • Mega-Cd/Sega Cd
  • Megadrive / Genesis
  • MESS
  • MSX
  • Neo Geo
  • Neo Geo Pocket
  • Neo Geo Pocket Color
  • Nintendo 64
  • Nintendo DS
  • Nintendo Entertainment System
  • Oriuc/Armos
  • PC
  • PC-8800
  • PC-9800
  • PC Engine
  • PC Engine 2
  • Playstation 1
  • Playstation 2
  • Pokemon Mini
  • PSP
  • ResidualVM
  • SAM Coupé
  • Saturn
  • ScummVM
  • Sega 32x
  • Sega SG-1000
  • Sharp X1
  • Sharp X68000
  • Super Nintendo Entertainment System
  • TI-99
  • TRS-80
  • Vectrex
  • Videopac
  • Virtual Boy
  • Wii
  • WonderSwan
  • WonderSwan Color
  • ZX-81
  • ZX Spectrum

Rom e licenze (disclaimer)

Attenzione al fatto che molte delle rom anche ancora il copyright in vigore, per cui è necessario possedere una copia acquistata dei giochi che andrete a caricare sul vostro sistema. Usare copie pirata dei giochi è un reato

Approfondimenti

Se ne volete sapere ancora di più vi lascio qualche sito: – https://retropie.org.uk (sito ufficiale) – https://www.retropie.it (sito italiano non ufficiale) – https://t.me/retropie_it (gruppo telegram in italiano) – https://mastodon.uno/tags/retropie (mastodon)

Per veri nerd

Se ho incuriosito, lo avete provato, vi siete divertiti il passo successivo è quello di costruire un cabinet personalizzato!

Vi lascio a qualche immagine presa in giro sul web, giusto per farvi un'idea. cabinet1 cabinet2 cabinet3 cabinet4

Nes Case

Io ho questo come case per il raspberry che uso con retropie. Il disco ssd si trova in quella che era la cartuccia del videogioco!

nespi4 nespi42

#retropie #retrogaming #raspberrypi #case #gaming

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Definizione

WireGuard è un programma open source che implementa una connessione VPN per creare connessioni sicure punto-punto

Wireguard Logo

A cosa serve?

Sicuramente avrete già sentito parlare di vpn, qualora ne siate a digiuno provo a scriverlo brevemente. Attivando questa connessione tra due dispositivi, collegati entrambi alla rete internet, permette loro, in modo sixuro, di comunicare tra di loro.

Vantaggi

Wireguard si distingue da altri programmi simili per la sua leggerezza, occupa pochissime risorse, e per le prestazioni. Se lo provate, con una buona connessione da ambo i lati, vi sembrerà davvero di essere in rete locale. La connessione tra i due punti è cifrata e quindi sicura.

Perché usarlo

  • Collegarsi alla propria rete domestica da fuori casa (senza esporre pubblicamente i servizi, ma solo la porta della vpn)
  • Amministrare / gestire dispositivi di: amici / parenti / clienti
  • Condividere risorse locali solo con chi si vuole
  • Anonimato (navigare sul web come se fisicamente si ci trovasse nella rete del server vpn)
  • Sicurezza: se si è connessi ad una rete pubblica il nostro traffico sarà comunque cifrato
  • blocco pubblicità su smartphone se usato in accoppiata a #pihole (seguirà articolo dedicato)
  • Supporto dello split tunnel

Caratteristiche

  • Si basa su protocollo udp, e non tcp per avere prestazioni migliori
  • Disponibile per svariati sistemi operativi
  • Funziona su tutti i dispositivi mobili
  • Risorse richieste quasi nulle, funziona benissimo su vecchi pc o su #raspberrypi
  • Configurazione facile con un file unico (portatile)
  • Configurazione tramite qr code
  • Possibilità di avere più vpn attive contemporaneamente

Wireguard Connections

Creare una nuova connessione

  1. Installare il software
  2. Scgliere una porta udp dedicata
  3. Abllitare il forwarding della porta sul nostro router
  4. Scelta di una subnet (dedicata)
  5. Abilitare il forwarding dei pacchetti ip
  6. Creare la configurazione

Configurazione manuale (da riga di comando)

Di seguito vari comandi, divisi per argomento, che permettono di attivare la nostra prima vpn. La preshared key non è obbligatoria ma se la si usa si renderà la connessione ancora piuù sicura. Negli esempi sottostanti abbiamo scelto 92.168.20.0/24 come subnet per la nostra vpn.

Installazione (debian)

sudo apt update
sudo apt install wireguard
sudo vi /etc/sysctl.conf
	net.ipv4.ip_forward=1
sudo sysctl -p

Generazione chiavi

Le chiavi generate vanno sia per una configurazione come server che come client

umask 077
wg genkey > privatekey
wg pubkey < privatekey > publickey
wg genpsk > preshared.keys

Esempio di file conf del server

/etc/wireguard/wg0.conf
[Interface]
PrivateKey = chiave_privata_server
Address = 192.168.20.1/24
ListenPort = 52001
SaveConfig = true
PostUp = iptables -t nat -I POSTROUTING -o eth0 -j MASQUERADE
PreDown = iptables -t nat -D POSTROUTING -o eth0 -j MASQUERADE

[Peer]
PublicKey = chiave_pub_client_1
PresharedKey = xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
AllowedIPs = 192.168.20.2/32

Esempio di file conf del client

[Interface]
PrivateKey = chiave_priv_client1
Address = 192.168.20.2/24

[Peer]
PublicKey = chiave_pub_server
PresharedKey = xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
AllowedIPs = 0.0.0.0/0, ::/0
Endpoint = hostname_pubblico_server:52001

Comandi per la connessione

sudo wg-quick up wg1
sudo wg-quick down wg1
sudo wh show

Avvio automatico con systemd

sudo systemctl enable wg-quick@wg0.service
sudo systemctl start wg-quick@wg0.service
sudo systemctl status wg-quick@wg0.service

Generare Qr code

Installare il software qrencode

qrencode -t ansiutf8 < /etc/wireguard/clients/client1.conf

Wireguard Command Line

Aggiunta nuovi client

Per aggiungere un nuovo client, conviene spengere la vpn del server (wg down), aggiungere le nuove righe al file di configurazione, e riattivare la connessione (wg up)

Configurazione guidata

Vedi i due frontend web suggeriti sotto per la parte server. Per la configurazione come client è sufficiente importare il file conf generato o in alternativa il qr code. Per la connessione è sufficiente utilizzare un client; – Su linux è possibile usare li strumenti integrati nel desktop in uso attraverso NetworkManager (kde, gnome, ecc) – Su windows è sufficiente scaricare il client dal sito ufficiale (https://www.wireguard.com) – Android Play store: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.wireguard.android – Apple store: https://apps.apple.com/it/app/wireguard/id1441195209

Programmi accessori (frontend)

Funzioni avanzate

Dns

Nella configurazione del client è anche possibile indicare quale server dns utilizzare

Firewall per i client

Nalle configurazione server è possibile aggiungere più righe di PostUp con iptables, e quindi configurare il firewall con assoluta personalizzazione: è possibile, quindi, limitare la risorse da accedere a specifici indirizzi

Limitare la banda

Sempre grazie ai comandi postup è possibile anche limitare, qualora si voglia, la banda passante per i client (sia in upload che ion download), ad esempio:

PostUp = tc qdisc add dev wg0 ingress; tc filter add dev wg1 protocol ip ingress prio 2 u32 match ip dst 0.0.0.0/0 action police
rate 10mbit burst 10mbit; tc filter add dev wg0 protocol ip ingress prio 2 u32 match ip src 0.0.0.0/0 action police rate 10mbit burst 10mbit
PostUp = tc qdisc add dev wg0 parent root handle 1: hfsc default 1; tc class add dev wg0 parent 1: classid 1:1 hfsc sc rate 10mbit ul rate 10mbit

Wireguard Network #vpn #wireguard #wg #tunnel #sicurezza

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In questo brevvisimo articolo vedremo uno #script che preleva il brano attualmente in riproduzione su moOde e lo pubblica (come toot) su #mastodon. (se non sapete cos'è #moodeaudio trovate articolo dedicato cliccando sul tag)

Io lancio lo script di seguito manualmente per non pubblicare troppi toot (ad ogni cambio brano), ma potete integrarlo facilmente in vari automatismi (ad esempio usando #homeassistant).

Dato che lei formazioni vengono recuperate via rete, potete eseguirlo da un qualsiasi pc della vostra rete casalinga.

Prerequisiti

  • Curl: di solito è già installato, qualora non lo fosse potete farlo semplicemente usando l'utility di gestione del software della vostra distribuzione (apt, dnf, pacman)
  • Toot: client da riga di comando per mastodon (trovate tutti i dettagli e le istruzioni per installarlo sul sito qui indicato, anche se come sopra probabilmente sarà già incluso nella distribuzione che usate)
  • Jq: utility, da riga di comando, in grado di processare (e visualizzare) file json

Script

Di seguito lo script che ho realizzato in linguaggio bash:

#!/bin/bash
testo="Sto ascoltando: "
testo+=$(curl -s "http://moode.local/command/?cmd=get_currentsong" | jq -r '.artist + " - " + .title')
testo+=" #musica #moodeaudio #hifi #raspberrypi"
toot post "$testo"

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Su questo blog voglio parlare anche di musica, quale miglior modo per iniziare se non l' approccio Nerd che descrive ciò che ho in casa nel momento in cui scrivo? In realtà in casa ne ho ben due: andiamo in ordine cronologico: quello secondario (che tengo in camerina), è quello storico che acquistai con il mio primo lavoro e che con pochissime modifiche è arrivato ai giorni d'oggi. Poi c'è quello primario, posizionato nel soggiorno, e che quindi considero come primario, essendo usato maggiormente. L'impianto primario è quello più studiato, su cui mi sono concentrato negli ultimi anni. In entrambi i casi si tratta di impianti mediocri, niente dai costi proibitivi, ma io ne sono pienamente soddisfatto! Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo cosa ho nel momento in cui sto scrivendo. (Dicembre 2023)

Impianto Primario

E' composto da: – amplificatore classe D assemblato da me usando la scheda Hypex NC252MP e case in metallo Ghent Audio – Raspberrypi 4 con Moode Audio installato, disco usb ssd, cablaggio ethernet, con alimentatore lineare – DAC S.M.S.L SU-9 – Diffusori da scaffale B&W 706 S3 – Subwoofer Elac DEBUT S10.2

Case amplificatore 1 Case amplificatore 2 Hypex NC252MP

Ciascuno dei componenti ha una propria storia, e l'impianto cosi come descritto è arrivato per gradi, cioè nel tempo ho aggiornato un componente per volta. Essendo posizionato in una stanza polifunzionale (soggiorno/cucina), sono dovuto scendere a compromessi: quello che ritengo sia il più importante nel mio caso, è che ho dovuto, per motivi di spazio, optare per dei diffusori da scrivania con posizionamento, purtroppo, a pochi centimetri dalla parete posteriore.

Avendo dei diffusori abbastanza compatti, ho voluto aggiungere anche un subwoofer: trovo il suono decisamente più completo, per tutti i generi di musica che ascolto. Abitando in condominio non ascolto a volumi elevati, soprattutto il subwoofer tendo ad usarlo ad un volume molto basso. B&W speaker B&W speaker2

L' amplificatore Hypex è davvero molto pulito, non potevo fare scelta migliore. Ad esso è collegato, con cavi bilanciati XLR, il DAC che nel mio caso funge anche da pre: S.M.S.L SU-9 dac front dac retro

Uso il telecomando del DAC per regolare il volume, dato che il mio amplificatore, essendo un puro finale di potenza, non ha il potenziometro per il volume.

A sua volta il DAC è collegato al raspberry pi con cavo USB.

Dato che per la riproduzione audio non si consumano molte risorse, il raspberry è senza ventola, ma ha un case-dissipatore che è più che sufficiente. Infine l'alimentatore è di tipo lineare, in modo da ridurre al massimo i rumori di fondo. Pi4 case Linear power 1 Linear power 1

Su questo impianto, ma anche sull' altro, ascolto solo musica liquida, dalle segenti sorgenti: – Archivio locale su disco in formato flac o DSD – Abbonamento Qobuz

Riguardo la prima opzione, per la musica che mi piace tendo ad averla in archivio in formato #flac. Questo formato è senza perdita di qualità, e nel mia collezione la qualità da quella usata per il cd in su, cioé molti dei miei file hanno un formato superiore, come bit e frequenza, a quello del normale cd. In questo modo sono sempre sicuro di poter godere e usufruire della musica che ho acquistato. Il mio archivio musicale è circa 500Gb, ed è salvato in più copie (almeno 4) a giro per casa, in modo da essere al sicuro in caso di problemi

Negli ultimo tempi, ho affiancato il mio archivio con un servizio di musica in streaming, in modo da scoprire qualcosa di nuovo (nuovi gruppi) e anche per curiosare in altri generi musicali. In particolare, uso il servizio Qobuz, perché è uno dei pochi che ha una qualità senza compromessi (formato flac, vedi spiegazione di sopra). Il software moode installato sul raspberry è compatibile con lo streaming da Qobuz, per cui funziona molto bene, utilizzo il software Bubbleupnp sul telefono per gestire la riproduzione in streaming, aggiungere brani alla coda, scoprire le nuove uscite, ecc ecc.

Impianto Secondario

  • Amplificatore Yamaha ax-396
  • Diffusori Celestion F2
  • Raspberrypi 4 con Moode Audio installato, disco usb ssd, cablaggio ethernet, con alimentatore lineare (Allo Nirvana)
  • DAC HAT Allo Boss e case
  • subwoofer Yamaha YST-SW40

Amplificatore Yamaha Diffusori celestion Yamaha subwoofer

Anche il secondo impianto viene usato con la musica liquida, quindi vale tutto quello che ho scritto sopra. L'unica cosa su cui mi soffermo è il dac, in questo caso è di tipo HAT, cioé come dice la parola stessa (=cappello), è una schedina che va a posizionarsi sul connettore gpio del raspberry, a cui, quindi, aggiunge un'uscita rc audio analogica (la classica con i connettori bianco e rosso). In questo modo abbiamo una soluzione super compatta, ma funzionale, da poter attaccare direttamente ad un amplificatore. Allo Boss Allo Case

Allo Nirvana

Impianto cuffie casalingo

Anche questo è posizionato in camerina, per cui possiamo anche dire che si fonde con l'impianto secondario, dato che sono collegate insieme. Veniamo alle componenti: – Dac e amplificatore FiiO K5 Pro – Cuffie HiFiMAN Sundara Magneto-planari – Computer fisso con: – collegamento al NAS con la mia libreria di file .flac in hires – software Qobuz con abbonamento per streaming hires

Hifiman Sundara Il dac per le cuffie è anche collegato all'amplificatore, in questo caso lavora solo come DAC inviando il segnale all'amplificatore. Fiio K50Pro

Audio in mobilità

Per non farsi mancare niente, nel tempo ho anche acquistato dei dispositivi per ascoltare musica in mobilità, con una qualità maggiore della media diciamo. Ecco la lista: – Riproduttore portatile Hidizs AP80 PRO con scheda sd da 512MB – Cuffie sennheiser MOMENTUM 3 Wireless – FiiO BTR5 Amplificatore Portatile Bluetooth Bilanciato – Auricolari TRN BA8 16BA con cavo bilanciato TRN T3 intrecciato in argento – Auricolari TINHIFI T2

Ap80 pro Momentum Wireless Fiio BTR5

In questo articolo non ho volutamente parlato di cavi, ma anche quelli rientrerebbero nel listone, penso di aver già scritto molto così, chissà magari ne parlerò in un prossimo articolo

#audio #hifi #impianto #stereo #amplificatore #casse #diffusori #raspberrypi #musica #liquida #qobuz #cuffie #flac

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Cos'è?

Uno streamer audio da installare su #raspberrypi (o su altri SBC).

A cosa serve?

Riproduzione audio di alta qualità dalla propria libreria personale (nas, disco usb). o dai servizi streaming più disparati.

Cosa può fare

  • Può riprodurre tutti i più diffusi (e non) formati audio come ad esempio: flac, mp3, ape, wav, ogg, ecc.
  • Organizzare la propria libreria musicale (riprodurre per generi, artisti, tag, anno, ecc.)
  • Riprodurre da servizi streaming quali Quobuz, Tidal o Spotify
  • Supporto alle Web radio
  • Supporto Upnp
  • Supporto di dac esterni usb o tramite HAT
  • Airplay
  • Riproduzione via bluetooth -Aggiornamento con un click

Supporto dac

Il supporto per i dac è davvero molto esteso, potete consultare il forum ufficiale se volete leggere l'esperienza di altri utenti, ma sono sicuro che difficilmente avrete problemi di compatibilità.

Installazione di moode

Non credo sia necessaria una guida, la procedura è sempre la stessa di quando si installa qualcosa sul raspberry, sarà sufficiente procurarsi una scheda sd, l'immagine di moOde e scrivere quest'ultima sulla scheda.

Uso con Qobuz

In quanto possessore di abbonamento #Qobuz, uso moOde anche con questo servizio, di seguito alcuni brevi istruzioni per usarlo nella maniera, a mio avviso, migliore. Il dispositivo mobile servirà solo come telecomando, una volta aggiunti alla coda i brani, la riproduzione proseguirà anche se il dispositivo si disconnette e quindi non avremo alcun impatto sulla batteria per fare transcodifiche.

Sarà necessario avere sul proprio smartphone (o tablet) l'applicazione BubbleUPnP (costa pochi euro). Impostare la configurazione come da schermate che seguono: Bubble settings1 Bubble settings2

Nelle impostazioni di moOde sarà necessario attivare Open Home, come da schermata seguente. moOde settings1 moOde settings2

Infine adesso aprendo BubbleUPnP, potete scegliere il vostro dispositivo moOde (icona select renderer), e nel menu troverete qobuz, a cui vi loggherete con le credenziali in vostro possesso.

Che altro aggiungere? Io lo uso con soddisfazione da anni ormai, se avete delle domande sono a vostra disposizione!

#moodeaudio #hifi #musica #raspberrypi #faidate #DIY #flac #mp3

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Fa parte dei software indispensabili: vi consiglio di installarlo sul vostro #raspberrypi, sul vostro #NAS o su qualsiasi dispositivo (su base #linux) che terrete sempre acceso. Il mio consiglio va in direzione del raspberry, viste i consumi e dimensioni ridotte, ma ciascuno rimane libero di fare le proprie scelte.

Pi-hole Logo

Cos'è

Pi-hole è un'applicazione **Linux ** pensata per bloccare la pubblicità e il tracciamento degli utenti su Internet a livello di rete locale. Pi-hole agisce come un DNS sinkhole[ e, opzionalmente, come un server DHCP. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pi-hole

Come funziona

Si affianca al vostro router per la connettività Internet ed è in grado di bloccare le pubblicità e i traccianti per tutti i dispositivi di casa. Può funzionare come server #DHCP (in questo caso dovrete disattivare quello presente sul vostro router), oppure può affiancarlo (nelle impostaziooni dhcp del router dovrete indicare là indirizzo ip di pi-hole come server dns per i client). Una volta fatta questa configurazione non dovrete fare niente sui vostri dispositivi, che siano computer, telefoni o smarttv, facile no?

Pi-hole Logo

Installazione

Standalone

curl -sSL https://install.pi-hole.net | bash

Prerequisiti e sistemi supportati

Consultate la pagina ufficiale qui: https://docs.pi-hole.net/main/prerequisites/

Docker

Consiglio di usare docker-compose, di seguito una configurazione di base che potete personalizzare a voswtro piacimento version: “3”

version: "3"

services:
  pihole:
    container_name: pihole
    image: pihole/pihole:latest
    # For DHCP it is recommended to remove these ports and instead add: network_mode: "host"
    ports:
      - "53:53/tcp"
      - "53:53/udp"
      - "67:67/udp" # Only required if you are using Pi-hole as your DHCP server
      - "80:80/tcp"
    environment:
      TZ: 'Europe/Rome'
      # WEBPASSWORD: 'set a secure password here or it will be random'
    # Volumes store your data between container upgrades
    volumes:
      - './etc-pihole:/etc/pihole'
      - './etc-dnsmasq.d:/etc/dnsmasq.d'
    #   https://github.com/pi-hole/docker-pi-hole#note-on-capabilities
    cap_add:
      - NET_ADMIN # Required if you are using Pi-hole as your DHCP server, else not needed
    restart: unless-stopped 

Personalizzazione

Aggiunta di liste di blocco

Le liste si configurano dall'interfaccia web alla voce AdList, eccone alcune che potete aggiungere: – https://www.github.developerdan.com/hosts/lists/ads-and-tracking-extended.txthttps://s3.amazonaws.com/lists.disconnect.me/simple_tracking.txthttps://s3.amazonaws.com/lists.disconnect.me/simple_ad.txthttps://raw.githubusercontent.com/StevenBlack/hosts/master/hostshttp://sysctl.org/cameleon/hosts

L' elenco non è certo esaustivo, esistono sicuramente altre liste, le potrete trovare con una semplice ricerca sul web.

Pi-hole Logo

Utilizzo

Una volta che avete configurato la porta dell'interfaccia web, collegatevi a quest'ultima, e gestirete tutto da li. Dal menu, in Tools –> Update Gravity potete aggiornare le liste d ei blocchi (come quelle indicate sopra). Attraverso la voce disable blocking potete intemrrompere temporaneamente (o meno) il blocco. Da query log vedrete tutte le varie richieste e se i siti richiesti sono bloccati o meno, da qui potete anche aggiungerli manualmente alla whitelist, come nel caso venga bloccato un sito che a voi serve.

Consiglio importante

Una volta installato funzionerà tutto in automatico e senza che ci sia bisogno di particolari interventi, proprio per questo vi consiglio di avere solo questa unica e semplice accortezza: Ricordatevi che lo avete installato, e nel caso abbiate qualche sito mal funzionante, tenete presente che potrebbe essere per questo che qualcosa non vi funziona!

A me personalmente è successo qualche volta, ma sono prontamente intervenuto (whitelist o disabilitazione temporanea) e ho risolto velocemente e facilmente. I malfunzionamenti dipendono sempre dal tipo e numero di liste che inserite. Alcuni esempi di malfunzionamenti che mi sono capitati: – app amazon – rai play sulla tv

DNS Consigliati

Companion app

Per la sua gestione da pc non avrete problemi, basterà usare la sua comodissima interfaccia web (la porta dipende dal tipo di installazione/configurazione che avete effettuato). Per Il vostro tablet/smartphone vi consiglio queste applicazioni: 1. Pi-hole Connect 2. Pi-hole Droid 3. DroidHole

Se volete curiosare, questo è il sito ufficiale: https://pi-hole.net/

#pihole #pubblicita #blocco #raspberrypi #linux

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Articolo pubblicato con licenza CC BY-NC-SA

Quello che segue sarà il primo di una serie di articoli che troverete sul blog. Questo è quello introduttivo diciamo. Iniziamo!

Cos'è? A che serve?

È un software per la domotica (personale). Ma c'è ne'era bisogno? Decisamente si! Vedremo, nelle puntate successive, quante cose è in grado di fare! Come descrizione generale possiamo dire che è un Hub tramite il quale comandare tutti i nostri dispostivi domotici, non solo da un unico punto di controllo, ma è possibile creare delle automazioni usando tutti gli altri nostri dispositivi.

homeassistant logo

Perché

Se dovessi scegliere alcuni dei suoi punti di forza per convincerli a provarlo direi: 1. Indipendenza (il vostro impianto domotico funzionerà anche senza internet, e anche se i vari provider chiudessero i loro servizi) 2. Leggero: funziona (alla grande) su un piccolo SBC come #raspberrypi 3. Espandibile: impossibile elencare tutte le integrazioni e plugin supportati 4. In continuo sviluppo: ogni mese escono nuove funzionalità, e i bug fixing escono con una frequenza anche maggiore. 5. Supporto: c'è una vastissima comunità di utilizzatori 6. Facilità d'uso: la configurazione avviene tramite una semplice interfaccia web 7. App mobile: esiste sia per #Android che per #iPhone ed è fatta benissimo 8. Backup: ha una procedura di salvataggio configurazioni automatizzata, se la salviamo altrove (lo vedremo) saremo in grado di ripristinare la configurazione con un click. 9. Multiutente: potete creare un account per tutta la famiglia 10. Open source: distribuito con licenza apache 2.0

E ora?

Continua a seguire gli articoli di questa serie, ne vedremo delle belle!

Clicca qui per vedere gli altri approfondimenti: #nextcloud #domotica

Vi lascio qualche immagine di esempio prese dal web.

homeassistant1

homeassistant2

homeassistant3

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